[che fare 42]  [fine pagina] 

 

Da una fabbrica del veronese

IL PADRONE REGALA...

 

 

Un bel giorno di fine gennaio, in una fabbrica metalmeccanica del veronese compare in bacheca un avviso della direzione: vaccinazione antitetanica gratuita offresi ai dipendenti. Pronta e sanguigna la reazione di un gruppo di operai a quel­lo che, giustamente, considerano un vero e proprio insulto: essi redigono e diffondono in fabbrica una presa di posizione, che poi viene anche inviata al nostro giornale. La pubblichiamo volentieri, perchè essa, pur se non contiene un discorso complessivo sulla questione "servizi sociali ", pone tutti i problemi del caso. Non li risolve? Certamente, ma questo è il compito che spetta ai comunisti e ai militanti proletari più coscienti portare avanti. Nell'unico modo efficace: collettiva­mente organizzati intorno a un'autentica linea di classe.

 

Lavoratori,

La borghesia italiana con tutti i suoi padroni, appoggiata dal go­verno, protetta dal sistema, sorretta da Confindustria, Federmecca­nica e da altri burattini di turno, non soddisfatta nello svolgere il ruolo di sanguisuga che esercita continuamente e indisturbata nei confronti della classe operaia -che produce veramente la ricchez­za- attacca fortemente e alle basi lo stato sociale, per difendere pri­ma, migliorare e aumentare poi i suoi profitti e privilegi.

Ben chiara è la sua intenzione di "alleggerire" le spese per la sanità, l'educazione, la previdenza sociale ecc. (ma chi ha detto che debbono funzionare come un'azienda?), per non parlare di come è stato fatto il nostro contratto... e tutto ciò perché anche l'Italia possa salire sul treno che porta a Maastricht allestito dal neoliberi­smo!

Se interpretiamo da questo punto di vista l'avviso posto in bache­ca... sarà chiaro che suona come un insulto e ci sentiamo derisi e offesi nella nostra dignità di uomini!!!

Con quale diritto scrivono che ci regalano il vaccino dell'antiteta­nica? Questo e ben altro ci siamo guadagnato anche perché già pa­ghiamo la trattenuta sul salario per ricevere un'assistenza sanitaria a misura d'uomo. Ma, come si sa, l'aspetto "umano" non conta per­ché ostacola la folle corsa del suddetto treno pazzo che investe a morte milioni di persone nel mondo in nome dello sviluppo econo­mico. O forse è perché i padroni ci vogliono "sani e forti" perché possano guadagnare di più? Se avessero veramente a cuore la salu­te dei "loro" operai, perché non ci fanno lavorare di meno?

Che dire poi dei nostri interessi economici che stanno tanto a cuo­re ai nostri padroni? Tutti possono constatare molto facilmente chi si è arricchito veramente; chi costruisce ville e compera macchine di lusso? Sicuramente non noi operai che, seppur con "onore e onestà", sopravviviamo solamente!!! (A meno che non si posseggano anche frutteti)

Insomma, tutto "gira" intorno ai puri profitti economici in tutti i campi e a tutte le latitudini e longitudini del mondo. Qualora que­sti (i profitti del "padrone") venissero meno, anche i colletti bian­chi si accorgeranno a loro spese che non sono "indispensabili o pro­tetti" come credono e proveranno sulla loro pelle l'onta e l'umilia­zione di essere espulsi e messi su una strada in attesa del padrone di turno che... (e la ruota gira) vedi ex capo-officina!!!

Tu, con chi stai?... A risentirci

                                                            Un gruppo di operai

 

[che fare 42]  [inizio pagina]