Modernità

Nel numero di febbraio '86 i redattori di "Combat" si sorprendono che "i compagni del "Che fare" si siano comportati, davanti all’inchiesta Mastelloni, da osservatori esterni che "si limitano a giudicare i comportamenti dei soggetti impegnati".

E una critica... sorprendente, visto che in tre dei quattro precedenti numeri del giornale siamo tornati sull'inchiesta, da compagni solidali che contribuiscono ad allargare l'area della propaganda e della denuncia, e con l'intento di discutere i problemi connessi con la lotta alla repressione.

Ancor più sorprendente, perché agli stessi redattori abbiamo rivolto, all'inizio del luglio '85, una lettera di solidarietà ed un invito alla discussione sulle iniziative da prendere contro l'inchiesta, lettera rimasta senza risposta.

Ma c'è di più, e di peggio. Lo stesso articolo di "Combat" ci suggerisce un "supplemento d'inchiesta" per verificare se la nostra "personale esperienza sul terreno repressivo" sia da inquadrare: 1) dentro la "difesa delle lotte passate e future per cui i compagni sono andati in carcere", oppure: 2) come "difesa a qualsiasi costo dei compagni in carcere", anche a costo di barattare il "proprio percorso politico e la propria volontà di distinzione netta e contrapposta a tutto l'ordinamento borghese".

Di un tale supplemento d'inchiesta non vi è alcun bisogno. I nostri compagni che sono andati in carcere o sono stati sottoposti alla repressione in altre forme hanno sempre avuto un "fare" coerente fino in fondo con il loro "dire" di militanti marxisti. Chi non lo ha fatto (o chi non lo farà), si è posto (o si porrà) automaticamente fuori dalla nostra compagine.

Sfidiamo perciò i redattori di "Combat" a rendere pubblico cosa li ha spinti a formulare un tale suggerimento...

A loro piace presentarsi come campioni del "nuovo"; ma ci pare che della "tradizione bordíghista" abbiano conservato lo spirito settario, aggiungendovi l'esperienza non esaltante dell'insinuazione. Sono andati avanti per andare.... indietro, ai metodi di altre e ben meno "nobili" tradizioni.