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E' tempo di passare alla mobilitazione e alla lotta contro il padronato e il governo Prodi

Il pressing dei poteri forti internazionali e nazionali sul governo Prodi si sta facendo furioso. Pretendono che affondi subito i suoi colpi in fatto di produttività del lavoro, di pensioni, di liberalizzazioni. Pretendono una più attiva partecipazione dell’Italia alla "guerra infinita" contro i popoli dominati (vedi Vicenza).

Il governo Prodi farà tutto ciò che gli è possibile per non deluderli. Colpirà i lavoratori in modo più deciso di quanto abbia fatto finora. E insieme cercherà di coinvolgerli nel rilancio competitivo dell’economia nazionale, anche attraverso l’esca di una società "low cost", in cui ad essere a basso costo sarà anzitutto la merce- lavoro.

Per parare i colpi in arrivo da questo governo o da quello che dovesse sostituirlo su mandato ancora più rigido dei poteri forti, per voltare davvero pagina rispetto ad anni e anni di arretramenti, è indispensabile che gli operai e i lavoratori si scuotano dal loro torpore. Prendano atto di cosa bolle in pentola. E senza farsi paralizzare dal timore del ritorno in campo della destra, anzi stimolati da esso, riprendano a mobilitarsi in forze contro il padronato e contro questo governo.

Senza delegare nulla né ai partiti dell’Unione o alla sinistra "radicale", né (tanto meno) al parlamento, né ai "propri" vertici sindacali. Contando solo e soltanto sulla propria auto-organizzazione sindacale e politica.



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