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Dal Che Fare n.71

Cosa prevede l'accordo Chrysler

In base all'accordo firmato tra la Chrysler, il governo Usa e la Fiat, le organizzazioni  sindacali diventano proprietarie, tramite i fondi pensione da esse gestite, del 55% del pacchetto  azionario. In cambio di ciò e dell' "onore" di costruire le auto del futuro, i lavoratori devono concedere:

Una stima del sindacato canadese Caw prevede una riduzione del costo orario del lavoro di 16 dollari. Oltre l'80% ha approvato l'accordo. "L'alternativa - hanno dichiarato tanti operai - sarebbe stata la chiusura, la perdita geeralizzata del posto di lavoro e del salario. Così almeno non perdiamo tutto e proviamo a costruire un futuro".

Come spieghiamo nell'articolo, i lavoratori Chrysler non hanno affatto scampato il peggio. Che arriverà anche grazie all'accordo siglato e visto come il male minore. Le concessioni dei lavoratori della Chrysler, inoltre, o rimarranno senza conseguenze, per il sistema dei vasi comunicanti della concorrenza internazionale, sulla condizione dei lavoratori delle fabbriche automobilistiche dell'Europa. Le rispettive direzioni aziendali li chiameranno a cedere salario, orario e diritti sindacali.

Quello che la stampa ufficiale celebra, dal suo punto di vista a ragione, come un buon accordo, è, per gli interessi dei lavoratori, un pessimo accordo.

Dal Che Fare n.71

                                                             ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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