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Dal Che Fare n°71   novembre - dicembre 2009

I provvedimenti di "politica interna" varati o messi in cantiere da Obama

Accanto al mega-finanziamento di quasi 1000 miliardi di dollari per il salvataggio delle banche, l’amministrazione Obama ha stanziato una somma analoga per favorire o finanziare la realizzazione dei seguenti progetti:

 - ristrutturazione dell’industria automobilistica per sfornare auto a basso consumo (riduzione in 7 anni del 40% dei consumi per autovettura) e, in prospettiva, auto elettriche o a idrogeno;

- ampliamento delle centrali basate sulle fonti "alternative" al petrolio, tra le quali, in prospettiva, la fusione nucleare;

- rilancio della ricerca scientifica e tecnologica, anche attraverso la riqualificazione del sistema scolastico medio-superiore e l’incoraggiamento delle iscrizioni alle facoltà scientifiche;

- ammodernamento della rete di distribuzione dell’energia elettrica;

- ristrutturazione della rete dei trasporti, potenziando il ruolo delle ferrovie per lo spostamento della forza lavoro e delle merci;

- razionalizzazione della spesa pubblica (Obama, che pure ha mantenuto l’aumento della spesa militare complessiva intrapresa da Bush, ha messo all’indice i 300 miliardi di sprechi negli appalti del Pentagono al complesso militar-industriale) e informatizzazione spinta dell’amministrazione statale;

- riforma sanitaria;

- parificazione salariale tra le lavoratrici e i lavoratori con il varo della legge Lilly Ledbetter;

- agevolazioni all’elezione della rappresentanza sindacale nelle imprese (mediante una legge che intende ottenere, come accadde con la legge del 1935, un aumento della partecipazione dei lavoratori allo sforzo produttivo mediante il riconoscimento del sindacato);

- riforma fiscale finalizzata alla riduzione dell’evasione fiscale, al restringimento dei canali di trasferimento dei capitali verso e dai paradisi fiscali e all’aumento del prelievo sulla fascia più ricca di contribuenti;

- aumento dei controlli del governo di Washington sugli istituti finanziarii per la limitazione delle operazioni ad alto rischio.

Questi interventi, sostiene Obama, sono serviti per evitare, a breve termine, i fallimenti a catena e la disoccupazione di massa. Servono, a lungo termine, per gettare le basi del rilancio tecnologico e industriale degli Usa.

Dal Che Fare n°71   novembre - dicembre 2009

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