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Dal Che Fare n°71   novembre - dicembre 2009

La crisi dell’ordine capitalistico: le risposte di Washington e di Pechino

Per noi del che fare, la crisi finanziaria e la recessione in corso non sono un temporale passeggero. Sono il sintomo di una profonda crisi del sistema capitalistico, della sua crescente difficoltà a dominare i guasti sociali e ambientali che esso genera con la finalizzazione al profitto della produzione e della riproduzione della vita umana.

Per noi, l’uscita da questa situazione può essere solo una: la lotta rivoluzionaria per il comunismo dei lavoratori del mondo intero, uniti al di sopra delle divisioni nazionali e razziali. Che questa strada non abbia alternative, lo confermano le ricette di "uscita" dalla crisi avanzate dai centri più dinamici e lungimiranti della classe capitalistica mondiale. Da un lato gli Usa, dall’altro la Cina. Entrambi questi poli capitalistici ammettono che così com’è il capitalismo non è più sostenibile e promettono che la soluzione possa consistere in una riforma del sistema capitalistico, in una razionalizzazione di esso, in una organizzazione meno anarchica dei suoi impulsi animali.

I piani di Washington e di Pechino, ben articolati a livello economico sociale e politico, non vanno presi sotto gamba. Vanno analizzati. Vanno identificate le insidie che essi nascondono per i lavoratori. Vanno ponderate le conseguenze che, se portati avanti, avranno sul corso storico mondiale dell’economia e della politica.

È quello che intendiamo fare nelle pagine che seguono, dedicate agli Usa, alla Cina e ad una riflessione sui temi teorici sollevati da una delle misure adottate da Washington, da altri governi occidentali e già in corso a Pechino: la nazionalizzazione di alcuni colossi bancari e industriali.

Dalla nostra analisi emerge che, al di là di ciò che promettono e di ciò che possono realizzare nel futuro prossimo, i piani di Washington e di Pechino aprono le porte ad un’epoca di disastri per i lavoratori, per la specie umana e per la natura. Vanno, quindi, denunciati. E va messa in campo la lotta in grado di contrastarli e di sconfiggerli.

Dal Che Fare n°71   novembre - dicembre 2009

    ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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