Home page        Archivio generale "Che fare"         Per contattarci


Che fare n.75 Dicembre 2011 - Marzo 2012

Le catene dei proletari europei e quelle degli sfruttati sudafricani:la parola a Cecil Rodhes

Il regime dell’apartheid non servì "soltanto" a mettere in catene e a super-sfruttare il proletariato del Sudafrica e delle aree limitrofe. Esso fu uno dei perni del sistema colonialista ed imperialista che diede la possibilità alle borghesie europee di arginare e incanalare in senso socialsciovinistico il conflitto di classe.  Facciamoci spiegare il nocciolo della relazione da Cecil Rhodes, re della finanza britannica, proprietario della De Beers, tra i principali responsabili della guerra anglo-boera e governatore del Sudafrica all’inizio ‘900: "Sono andato ieri nell’East End [quartiere operaio di Londra] a un comizio di disoccupati. Vi ho udito discorsi forsennati. Era un solo grido: pane! pane! Ci pensavo ritornando a casa, e più che mai mi convincevo dell’importanza dell’imperialismo... La mia grande idea è quella di risolvere la questione sociale, cioè di salvare i quaranta milioni di abitanti del Regno Unito da una micidiale guerra civile. Noi, politici colonialisti, dobbiamo perciò conquistare nuove terre, dove dare sfogo all’eccesso di popolazione e creare nuovi sbocchi alle merci che gli operai inglesi producono nelle fabbriche e nelle miniere. L’impero - io l’ho sempre detto - è una questione di stomaco. Se non si vuole la guerra civile, occorre diventare imperialisti" (tratto da L’imperialismo di Lenin, 1916)

Che fare n.75 Dicembre 2011 - Marzo 2012

    ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


Home page        Archivio generale "Che fare"         Per contattarci