A proposito di repressione

Su richiesta della direzione Ansaldo, i carabinieri hanno ripetutamente impedito a due compagni di distribuire volantini della nostra Organizzazione davanti allo stabilimento di Pornezia (il polo industriale di Roma). I due compagni sono stati fermati, schedati, sottoposti ad interrogatori intimidatori conditi da minacce di fogli di via. Le loro abitazioni sono state "pesantemente" perquisite. Infine, la magistratura ha inviato loro comunicazioni giudiziarie per "volantinaggio abusivo".

Va ricordato che l'Ansaldo è stata la prima azienda italiana a stipulare - nell'ambito del progetto SDI - un contratto con il governo degli USA per un ammontare di 500 milioni di dollari (v. "Corriere della sera" del 18.9 e del 30.9.86).

Questo episodio va collocato nel contesto della generale offensiva che padroni e governo stanno portando contro l'agibilità politica e sindacale dei luoghi di lavoro, con l'obiettivo di ridurre al minimo le possibilità di discussione, organizzazione e resistenza del proletariato dinanzi ad attacchi che, sotto l'incalzare della crisi, la borghesia sarà costretta a portare sempre più in profondità.

Abbiamo denunciato questi ed altri episodi di repressione sui luoghi di lavoro, chiedendo a tutti i lavoratori, non solo a quelli direttamente toccati, di vigilare e rispondere a fatti del genere, prendendo a esempio la dura replica che i ferrovieri della stazione Termini hanno dato ai provvedimenti disciplinari della direzione delle Ferrovie.