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7 dicembre  2012

Il nostro volantino alle manifestazioni degli studenti a Roma del 24 novembre.

Tagli alla sanità: il governo Monti continua l’attacco contro i lavoratori

 Lo scorso ottobre il governo ha varato la “legge di stabilità”. Tra le altre cose questa legge prevede forti tagli al Sistema Sanitario Nazionale: 600 milioni di euro nel 2013, un miliardo nel 2014 e un miliardo nel 2015. Aggiungendo i 6 miliardi e 800 milioni di tagli al sistema sanitario previsti dall'altro provvedimento del governo sulla “spending review”, si arriva a un taglio complessivo al sistema sanitario di 9 miliardi e 400 milioni nei prossimi tre anni. Ciò porterà a un netto peggioramento dei servizi sanitari e a tagli nel numero di lavoratori occupati nel sistema sanitario. È stata, inoltre, aumentata dal 4% al 10% l’aliquota Iva applicata dalle cooperative che forniscono servizi ai disabili e agli anziani.: ciò avrà effetti pesanti nei servizi alle persone con disabilità e non autosufficienti.

 Certo, già oggi la sanità “pubblica” è piuttosto malandata ed inoltre gli immigrati possono usufruirne con gravi limitazioni. Ma con le misure adottate dal governo Monti ci sarà una forte riduzione dei già insufficienti e scadenti servizi forniti. Le misure del governo, in sintonia con gli interessi dei capitalisti, mirano:

 Lavoratori italiani,

il degrado e l'erosione del Sistema Sanitario Nazionale non sono colpa degli immigrati. Ed è falso che possiamo conservare il livello dei servizi oggi esistente escludendo gli immigrati, come ci invitano a fare, più o meno esplicitamente, i mezzi di informazione, i vertici istituzionali e le forze politiche di destra. I responsabili del degrado e dell'erosione del sistema sanitario sono le multinazionali farmaceutiche, le banche strozzine, le baronie mediche, le ruberie delle istituzioni statali. Il responsabile è, insomma, la classe degli sfruttatori e dei parassiti, che si è sempre opposto a un vero sistema di tutela della salute pubblica.

Lavoratori immigrati e lavoratori italiani,

il Sistema Sanitario Nazionale e la possibilità per i lavoratori e le loro famiglie di essere curati (quasi) gratuitamente in ospedali pubblici (i ricchi si sono sempre curati nelle loro dorate cliniche private) non sono stati regali di qualche politico o doni piovuti dal cielo. Sono stati conquistati dal movimento proletario, dalle dure lotte che (tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70) i lavoratori settentrionali e i lavoratori meridionali ingaggiarono insieme, superando le artificiali barriere che li dividevano.

 Anche oggi è solo con la lotta che si può fronteggiare la contro-riforma sanitaria del governo Monti. Con la lotta unitaria dei lavoratori immigrati e dei lavoratori italiani.

Solo per questa via, si potrà difendere quel tanto di assistenza sanitaria di cui ancora si dispone e si potrà mettere in campo una forza di classe capace di ottenere una sanità decente, dove ogni lavoratore (italiano o immigrato che sia) non venga più considerato (ben che gli vada) una macchina da rimettere in piedi in fretta e furia ed alla meno peggio al solo fine di poterne riprendere velocemente lo sfruttamento in fabbrica, nei cantieri, in ufficio, nei campi.

 7 dicembre  2012

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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