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30 gennaio 2014 

 Volantino di presentazione della  nostra assemblea a Milano

Proletari di tutto il mondo, unitevi!

che fare

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Contro le politiche del governo Letta, della Confindustria

e del grande capitale europeo e mondiale,

unità di lotta fra i lavoratori d’Europa e degli altri continenti!

 

Il governo italiano e gli altri governi europei proseguono la loro azione per andare verso la costruzione di una “Europa unita": verso la costituzione degli Stati Uniti d’Europa.

Quest’azione è accompagnata da un’intensa campagna propagandistica, con cui si chiamano i lavoratori a sostenere e ad appoggiare questa politica europeista. Ai proletari d’Europa viene detto che essi avranno la possibilità di tutelare le proprie condizioni solo se si riuscirà a costituire un grande blocco capitalistico continentale, in grado di fronteggiare, sui mercati mondiali, giganti come gli Usa o la Cina.

La realtà è ben diversa. La costruzione di un’Europa unita non porterà nessuna epoca di pace e benessere per i lavoratori. Oggi, nel nome dell’Unione Europea, i capitalisti e i loro governi licenziano,  tagliano i salari, le pensioni e la sanità, rendono il lavoro sempre più precario, e impongono sacrifici d’ogni genere. Domani, sempre in suo nome, scaraventeranno, più di quanto già non avvenga adesso, i lavoratori europei in una concorrenza al ribasso e all’ultimo sangue contro i lavoratori degli altri continenti.

In una tale situazione, è però del tutto irrealistico per i lavoratori puntare su un “fallimento dell’Europa”, e sperare di poter tornare a difendersi efficacemente entro i vecchi confini nazionali, uscendo dall’euro e tornando alle monete nazionali: non è questa la strada, perché la ruota della storia non può tornare indietro. L’attacco dei capitalisti procede inesorabilmente a scala continentale e mondiale, ed è a questo livello che va accettata, e combattuta, la sfida per la difesa delle proprie condizioni di vita e di lavoro.

Le politiche del governo Letta, della Confindustria e del grande capitale europeo e mondializzato vanno combattute lavorando alla costruzione dell’unificazione politica, organizzativa e di lotta tra i proletari d’Europa (immigrati e non), al di là dei singoli confini nazionali. E proiettandosi verso l’unità con gli sfruttati degli altri continenti che, dalla Cina al Bangladesh, dal Sudafrica a tutto il Sud-Est asiatico, in questi anni e in questi mesi (nel silenzio più totale dei mezzi di informazione) si stanno battendo nelle strade, nelle fabbriche e nelle miniere per migliorare le loro condizioni salariali, normative e lavorative.

 

Per discutere di questi argomenti:

Milano

lunedì  10 febbraio ore 21,00

Assemblea pubblica

e presentazione del n. 79 del “che fare”

in via Ricciarelli 37 (Bus 90-91 MM1 - Gambara)

30 gennaio 2014 

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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