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27 marzo 2014 

Il nostro volantino nelle fabbriche, nei posti di lavoro, ai mercati.

 

Contro il governo Renzi !

 

 

Tra le prime iniziative prese dal nuovo governo vi è la promessa del taglio delle tasse sui salari inferiori a 1.500 euro netti mensili a partire dal mese di maggio.

Il taglio dovrebbe portare in media 70/80 euro in più in tante buste paga.

A sentire il presidente del consiglio e la grande stampa che lo appoggia, questa misura dimostrerebbe che anche i lavoratori beneficeranno degli effetti della “nuova” politica del governo Renzi tesa a “rilanciare economicamente il paese” e a far sentire le “ragioni” dell’Italia in Europa.

 

Nulla di più falso!

Guardiamo anche gli altri provvedimenti del governo Renzi:

1. il governo ha reso ancora più precario il mercato del lavoro. Ora le aziende potranno, ad esempio, assumere e licenziare liberamente un lavoratore per ben otto volte in tre anni.

2. Il governo sta varando “riforme istituzionali” il cui fine è quello di rendere ancor più efficiente la macchina statale nel servire gli interessi capitalistici e nel rafforzare il dominio dei padroni sui lavoratori salariati.

3. Il governo sta affilando i coltelli per nuovi tagli strutturali alla spesa sanitaria e sociale e per una riforma peggiorativa della cassa integrazione.

 

Mettiamo insieme i vari tasselli della politica interna del governo Renzi: la riduzione delle tasse sui salari di 70/80 euro è l'anestesia con la quale Renzi e il mondo industriale e finanziario (nazionale e internazionale) che lo sostiene stanno tentando di far accettare ai lavoratori stessi un pesante arretramento nei loro diritti collettivi. Un arretramento che renderà tutti i lavoratori, italiani e immigrati, in nome e al fine del rilancio della competitività del “sistema Italia”, ancora più ricattabili e più sottomessi ai diktat del mercato e delle imprese.

 

È, inoltre, rivolta contro i lavoratori anche la politica estera del governo Renzi, in particolare l'iniziativa sull'Ucraina e quella sulla questione dei due “marò”.

1.      Il governo italiano è in prima fila nell'aggressione che la Ue, gli Usa e la Nato stanno portando avanti contro l'Ucraina. Questa aggressione mira a contrastare l’ascesa delle potenze capitalistiche emergenti russa e cinese. E mira a mettere a completa disposizione degli artigli dei capitalisti occidentali l'immenso serbatoio di manodopera e di materie prime rappresentato dall'Ucraina, dalla Russia e dall'intero continente asiatico.

2.      L'impegno del governo Renzi per ottenere il ritorno dei “marò” dall’India rappresenta, infine, un minaccioso messaggio lanciato verso l’Asia, l’Africa e l’America latina. Rivendicare la liberazione dei due fucilieri di marina significa, infatti, rivendicare il diritto delle potenze occidentali a compiere impunemente ogni sopruso contro i popoli e gli sfruttati del Sud e dell’Est del pianeta.

 

È necessario che tra i lavoratori si inizi a discutere di ciò!

Che si cominci a mettere in luce quanto l'unica arma con cui i lavoratori possono difendersi dall'attacco del governo e dei padroni è quella della lotta e dell'organizzazione unitaria contro la politica del governo Renzi e contro i poteri borghesi che lo sostengono.

27 marzo 2014 

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA


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