www.ilmanifesto.it 06-luglio-2005
 
Antimperialisti oscurati


Il provider Usa chiude il sito web del Campo di Pasquinelli: «Voi finanziate la resistenza irachena»


ROMA
Il sito del Campo antimperialista è stato
oscurato, dal 2 luglio non è più accessibile agli indirizzi www.antiimperialista.com e .org. Con un'e-mail di dieci righe spedita da Providence, Utah il provider internet WestHost ha comunicato la cessazione di tutti i servizi all'organizzazione guidata da Moreno Pasquinelli, che con la campagna «dieci euro per la resistenza irachena» è riuscita a far parlare di sé anche sull'altra sponda dell'Atlantico. «Abbiamo appreso che il vostro sito sta violando la policy sottoscritta all'atto del contratto, in particolare con attività terroristiche e più specificamente con la raccolta di fondi per la resistenza irachena. Il vostro account è stato dunque disabilitato - si legge nello stringato messaggio del responsabile di WestHost - e non sarà riabilitato in considerazione della natura della violazione». Non c'è traccia di richieste della magistratura italiana né di provvedimenti di autorità statunitensi. WestHost deve aver deciso sulla base di articoli apparsi di recente sulla stampa Usa, in particolare su Us news and world report: «Chi finanzia gli insorti in Iraq? La lista dei sospetti - scriveva il 23 giugno il settimanale - è lunga: ex baathisti, jihadisti stranieri e sunniti arrabbiati, per nominarne alcuni. Adesso aggiungiamo all'elenco gli hard-core Euroleftists», l'ultrasinistra europea dura e pura». L'articolo denunciava la campagna «dieci euro per la resistenza», «il sito italiano Iraq Libero» (www.iraqlibero.at che però non è stato chiuso, apparentemente si trova in Austria) e i gruppi austriaci, danesi tedeschi e italiani che stanno preparando la Conferenza internazionale a sostegno della resistenza irachena in programma a Roma il 1° e il 2 ottobre. E tra questi indicava specificamente il Campo antimperialista, affermando che «i responsabili della campagna `dieci euro per la resistenza irachena' dichiarano di voler comprare medicine per i bambini di Baghdad ma ammettono che quel denaro possa servire a comprare armi». Us news citava Lorenzo Vidino, analista del terrorismo europeo all'Investigative Project di Washington.

Qualche giorno dopo, il 1° luglio, un nuovo articolo è apparso sul www.politicalfailures.com, sito che tratta prevalentemente di cose militari. E questa volta si chiedeva espressamente a WestHost, indicata con tanto di indirizzo, di chiudere il sito degli antimperialisti. L'autore, informatissimo, sapeva perfino della perquisizione eseguita solo 24 ore prima, il 30 giugno, «in casa del loro compagno Emanuele Fanesi», intestatario del conto corrente usato per raccogliere i fondi per l'Iraq. La perquisizione era stata ordinata dalla procura di Perugia nell'ambito di un nuovo procedimento per associazione con finalità di terrorismo, che probabilmente finirà per sgonfiarsi come quello che, nell'aprile 2004, regalò qualche settimana di carcere a Pasquinelli e a due compagne del Campo, sulla base di accuse di che non hanno retto alle prime verifiche giudiziarie.

 

 

 

Campo antimperialista Comunicato stampa

La notte del 2 luglio è stato chiuso il sito web del Campo antimperialista (http://www.antiimperialista.org ) il cui server, come del resto avviene per gran parte dei siti web, si trovava negli USA. La conferma che si trattava di una decisione politica l'abbiamo avuta prima dal fatto che alcuni organi di stampa USA pochi giorni fa hanno sferrato un attacco contro il Campo antimperialista e la sua campagna "10 euro per la Resistenza Irachena" (avviata in Italia e in Europa nel settembre del 2003), poi direttamente dalla proprietà del server che ha comunicato la chiusura del sito per attività terroristica, speificatamente per la raccolta di fondi a sostegno della Resistenza Irachena. Le pressioni USA si sono fatte sentire anche sulla magistratura italiana: risale infatti a mercoledì 29 giugno la perquisizione dell'abitazione del nostro compagno Emanuele Fanesi, intestatario del conto corrente dedicato alla Resistenza Irachena, e il sequestro della documentazione relativa a detto conto corrente. Come Campo antimperialista rivendichiamo il nostro sostegno alla Resistenza Irachena che, come tutte le Resistenze contro l'oppressione imperialista, è giusta prima ancora che legittima ed è l' unica strada per una pace che sia veramente pace e non dominio su un popolo piegato. Continueremo quindi a fare la nostra parte, insieme a tanti altri, per la riuscita della prossima Conferenza Internazionale a sostegno della Resistenza Irachena prevista in Italia per il prossimo 1° ottobre, anche se sappiamo bene che si tenterà di tutto, negli USA ed in Italia, per non farla svolgere e per farcela pagare.

Assisi 5 luglio 2005
Maria Grazia Ardizzone
portavoce della sez. italiana del Campo antimperialista
 


 

 


Organizzazione Comunista Internazionalista