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5 luglio 2008
Pubblichiamo un testo pervenutoci da lavoratori del call center 060606 di Roma che lottano contro la precarietà e chiamano alla solidarietà attiva tutti i lavoratori del gruppo di Poste Italiane.
CHIAMA ROMA 060606: UN NUMERO FATTO DI PERSONE…PRECARIE!!!
Siamo lavoratrici e lavoratori del contact center "ChiamaRoma 060606" del Comune di Roma con contratto a tempo determinato in scadenza il prossimo 6 ottobre 2008.
Siamo coloro che rispondono ai cittadini del Comune di Roma (e non solo) su tutti gli argomenti che possano riguardare l’amministrazione capitolina (orari degli uffici, contravvenzioni, ici, tariffa rifiuti, ecc.). Questo nostro lavoro non conosce pause; rispondiamo al telefono 24 ore su 24, 365 giorni all'anno.
Il nostro datore di lavoro non è direttamente il Comune di Roma ma Poste Italiane S.p.A. che gestisce il suddetto servizio fin dalla sua nascita. La nuova gara d'appalto del servizio "ChiamaRoma 060606", è stata però vinta dal gruppo Almaviva S.p.A., cioè la holding che controlla società come Atesia, tristemente nota per le precarie condizioni di lavoro.
Questo significa che a partire dal prossimo 6 ottobre (giorno di scadenza del nostro contratto), saremo senza lavoro!
Tutto ciò avviene nel silenzio più totale e in una congiuntura nella quale Poste Italiane conosce un trend economico più che positivo (apprendiamo dal sito delle poste che il 2007 si è chiuso con un utile netto di 844 milioni di euro!!!, + 25% rispetto all’anno precedente).
Come dire: profitti clamorosi per l’azienda…precarietà e insicurezza per i lavoratori!
In questa azienda si continua ad essere assunti solo tramite ricorsi legali (oltre 30 mila in tutta Italia!). Cause giudiziarie che hanno un costo, in termini di tempo, stress e denaro, e che vengono percepite come l’unica soluzione possibile per ottenere qualcosa dopo anni di sacrifici e di irregolarità contrattuali. Non vogliamo arrivare a tutto ciò: non vogliamo che un giudice decida della nostra vita e del nostro futuro. Vogliamo un lavoro stabile e lo chiediamo sulla base concreta della nostra esperienza lavorativa, dei nostri sacrifici, del lavoro che in questi anni abbiamo svolto egregiamente.
Per questo chiediamo:
· la solidarietà e la collaborazione dei lavoratori del gruppo Poste Italiane, dei lavoratori tutti, e di coloro che vivono nella nostra stessa condizione
· un incontro con la dirigenza di Poste Italiane S.p.a. per sapere quale sarà il nostro futuro lavorativo
· un impegno tangibile da parte del Comune di Roma sulla nostra stabilizzazione lavorativa
Siamo coscienti del fatto che questo nostro percorso è lungo, difficile e pieno di ostacoli: le nostre condizioni di vita e di lavoro non esistono in un vuoto sociale e politico, ma sono determinate da anni di legislazioni e di attacchi contro i lavoratori, portate avanti da tutti gli schieramenti politici.
In questo periodo dove tutti, ma proprio tutti, parlano della necessità di "superare" la condizione, ormai generalizzata, di precarietà, siamo consapevoli di doverci organizzare con le sole forze di chi vive sulla propria pelle questa condizione di disagio, per cercare di ottenere "semplicemente" un contratto di lavoro a tempo indeterminato!
I lavoratori e le lavoratrici del call center 060606
5 luglio 2008
ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA
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