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        13 ottobre 2023

                  

SOSTEGNO INCONDIZIONATO ALLA LOTTA DI RESISTENZA

DEL POPOLO PALESTINESE

 

Con l’eroica e sacrosanta risposta messa in campo contro la politica di aggressione e di strisciante sterminio condotta da Israele in loco, il popolo palestinese è ancora una volta di esempio e di incoraggiamento per le masse sfruttate di tutto il mondo. Quello che sta accadendo in Palestina rappresenta un messaggio di speranza per l’intero mondo degli sfruttati, perché dimostra che non esiste al mondo stato oppressore che possa ritenersi al sicuro dalla reazione dei popoli oppressi. Dimostra, come ricordava una giovane palestinese nel suo intervento in piazza a Milano lo scorso 10 ottobre, che il popolo palestinese non elemosina la “pace”, ma rivendica giustizia e libertà!

 

La reazione del governo italiano, dei governi europei e – su tutti - di quello statunitense non deve stupire. Essa dà semplicemente la misura di come e quanto questi governi siano tra loro indissolubilmente legati e di quanto essi siano cointeressati al mantenimento della politica di pulizia etnica e di oppressione esercitata dallo stato di Israele a danno dei palestinesi e degli sfruttati dell’area.

 

Il vero muro da abbattere, e che maggiormente si oppone al rafforzamento della lotta dei palestinesi e allo sviluppo della fraternizzazione di classe in Medio Oriente, è il silenzio dei lavoratori europei e occidentali di fronte alla politica di Israele e all’aggressione su scala mondiale rivolta dall’Occidente contro le masse lavoratrici del Medio Oriente, dell’Est Europa, dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina. Il vero muro è la debolezza, o peggio l’assenza, della denuncia dell’effettivo ruolo svolto dall’Italia e dall’Ue negli oltre 75 anni di aggressione ai danni del popolo palestinese. È l’illusione dei lavoratori occidentali di poter trarre qualche vantaggio dalla dominazione esercitata dall’Occidente e da Israele sui palestinesi e sugli sfruttati del Medio Oriente.

Questa volta, però, come sta dimostrando eroicamente il popolo palestinese, e come dimostrano nel cuore d’Europa le masse lavoratrici russe e russofone del Donbass che resistono all’aggressione della Nato, l’armata diretta dal Pentagono - al contrario di quanto accaduto nel recente passato - non riuscirà a imporre la sua legge senza subire seri contraccolpi entro gli stessi confini occidentali. Questa volta non sarà così!

 

Anziché lasciarsi trascinare in una tragica e suicida politica di contrapposizione, i lavoratori d’Italia hanno tutto l’interesse ad appoggiare incondizionatamente la volontà di resistenza del popolo palestinese e di tutti gli sfruttati, qualunque sia oggi la direzione politica a cui essi si appoggiano; a vedere nelle masse sfruttate che si battono contro i piani occidentali di saccheggio, schiacciamento e sterminio non un pericolo, ma dei preziosi alleati, anche nello sforzo di indebolire il governo Meloni e di imporre ad esso e al blocco sociale borghese che lo sostiene le esigenze dei lavoratori. 

 

 

ORGANIZZAZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALISTA

 


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