Lavoratori immigrati,

gli USA ed i loro alleati europei (con l'Italia in prima fila) hanno scatenato contro la Jugoslavia un autentico inferno di fuoco sotto le insegne di "diritto internazionale" e degli "scopi umanitari". Quello stesso "diritto internazionale" e quegli stessi "scopi umanitari" in nome dei quali da dieci anni, con diluvi di bombe e con il criminale embargo benedetto dall'ONU; viene martoriato il popolo irakeno.
La mano dei macellai che colpisce nei Balcani è la stessa che ha colpito in Libia, a Panama ed in Somalia, che ogni giorno affonda il coltello nella schiena del popolo kurdo e palestinese e che quotidianamente semina morti in tutta l'area arabo-islamica. È la stessa mano che due mesi fa ha sparato sui minatori rumeni in sciopero, che nel corso di questi dieci anni ha operato per disgregare la ex-Jugoslavia, che ha immiserito e ridotto a colonia l'Albania e che ha affondato ed affonda i gommoni su cui centinaia di proletari slavi, albanesi, asiatici ed africani sono costretti a tentare di sbarcare sulle coste italiane.
I selvaggi bombardamenti sulla Serbia e sul Kossovo sono parte integrante della generale guerra di rapina ed oppressione che l'imperialismo occidentale porta con crescente violenza contro gli sfruttati di tutto il mondo.
Sono parte di quell'opera di saccheggio e devastazione che ha ridotto i vostri continenti alla miseria ed alla fame e che vi costringe ad abbandonare i vostri paesi ed a venire qui in Occidente, dove ad accogliervi trovate altra oppressione, nuovo sfruttamento e continue umiliazioni.
In Jugoslavia come in Iraq, la guerra scatenata dall'Occidente non è contro un solo e singolo paese o (cosa ancor più falsa) contro un singolo governante: tanto le bombe contro Belgrado, quanto quelle contro Baghdad, sono sempre scagliate contro tutti voi lavoratori ed oppressi del Sud e dell'Est del mondo! Sono sempre bombe scagliate contro chi non vuoi piegare la testa ed inchinarsi di fronte ai diktat dell'imperialismo !
I signori del dollaro ed i loro degni compari europei tentano di nascondere questa verità in ogni modo perché temono come la morte la vostra possibile unificazione ed organizzazione nella lotta.
Ed è proprio per ostacolare questa unificazione che le potenze occidentali mentre creano ed attizzano a proprio uso e consumo odi etnici e religiosi nei vostri paesi d'origine, qui da noi operano con la violenza e la furbizia per dividervi e per tenervi separati comunità per comunità.
Il Governo italiano è in prima linea in questa opera di divisione: mentre contro di voi usa sempre più spesso le forze di polizia ed allestisce veri e propri campi di reclusione, allo stesso tempo utilizza la cosiddetta "sanatoria" per creare contrapposizione al vostro interno e per mettervi in concorrenza l'uno contro l'altro per potervi meglio ricattare e sottomettere tutti.
Al tentativo dell'imperialismo di mantenere ed approfondire le divisioni tra di noi rispondiamo costruendo la comune battaglia per i nostri diritti e manifestando la nostra solidarietà di classe - al di là di ogni differenza di razza, nazione e religione - ai popoli della ex Jugoslavia aggrediti dallo stesso comune nemico imperialista.

Lavoratori immigrati,
noi comunisti internazionalisti organizzati nell'OCI siamo consapevoli dei mille ricatti e delle mille difficoltà cui siete soggetti. Per questo, mentre ci battiamo con tutte le nostre forze affinché la classe operaia occidentale esca dal suo stato di torpore e di indifferenza e scenda decisamente in campo al vostro fianco, mentre ribadiamo il nostro pieno ed incondizionato appoggio alle vostre lotte ed a tutte le lotte che nel Sud e nell'Est del mondo si sviluppano contro i nostri governi e Stati imperialisti, allo stesso tempo vi diciamo che le nostre sedi sono a voi aperte per organizzare comunemente la battaglia contro l'aggressione occidentale alla Jugoslavia ed a tutto il Sud del mondo, per raccogliere ogni vostra denuncia, per organizzarci e lottare insieme.

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